Sottosopra

Per realizzare questa serie sono partito dai negatvi di foto analogiche in medio formato in bianco e nero scattati con la mia Hasselblad. I negativi delle foto in pellicola mi sembrano sempre conservare una loro forza evocativa, soprattutto quando è passato molto tempo dallo scatto che li ha generati e dallo scopo per cui sono stati creati.
Ho cominciato a scansionare i rullini per digitalizzarli e casualmente inizio e fne di due strisce di
fotogrammi si sono sovrapposti perché lo scanner ha unito due metà diverse di due fotogrammi contigui, Da qui è nato questo progetto di dittici fotografici, fatti di frammenti di negativi fotografici, resi positivi, scansionati e giustapposti tra loro in modo solo apparentemente casuale. Con questi accostamenti, a volte paradossali e surreali, a volte metaforici, ho voluto dare un significato nuovo a immagini che mi appartengono. Come se dei frammenti di ricordi visivi conservati da qualche parte nella mia memoria si ripresentassero a distanza di tempo alla coscienza, sganciati dall’esperienza originale, per ripresentarsi in una forma evocativa e misteriosa, inconscia.

***************

This series is a result of a fusion of techniques that aim to convey a visual transition from reality to possibility. Fragments of negatives, scanned and juxtaposed, apparently randomly come together to create an image based on dream and metaphor.